La nostra avventura in Cina è iniziata un paio di anni fa per caso – o per gioco, grazie alla conoscenza attraverso amici comuni di un influencer cinese residente in Italia, innamorato del made in Italy, dell’Italian style, ma soprattutto dell’Italian food & drink.
Attraverso i suoi video su TIK TOK, è iniziata la nostra affermazione sul mercato cinese.
Sino a due anni fa, la distruzione seguiva il canale classico della vendita all’importatore, pertanto tutti gli step successivi e soprattutto il rapporto diretto con il consumatore finale erano affidati allo stesso e/o ai suoi distributori.
Grazie all’esperienza con TikTok tutto è cambiato, è letteralmente esplosa la presenza dei vini Polvanera in tutta la Cina e non solo in una piccola e ristretta area geografica.
Se anche qui in Occidente il mondo dell’online entertainment è sempre più interconnesso con quello del commercio e delle vendite, immaginiamo come funzioni in Cina, dove il collegamento è reale ed immediato, dove questa app è utilizzata in modo costante da tutti gli utenti, di qualsiasi estrazione sociale ed età.
Abbattendo qualsiasi sorta di barriera spazio/temporale, i vini Polvanera e la cantina entrano di prepotenza nella vita del consumatore finale, attraverso lo schermo del suo telefono, che quindi può vedere dove siamo, come lavoriamo, come stappiamo una bottiglia, come degustiamo i vini e, attraverso un semplice click, può acquistare le bottiglie viste in video e riceverle a casa entro 48 ore.
La nota interessante di questa “vendita innovativa” è che davvero non ci sono limiti alle tipologie di prodotti offerte. L’influencer racconta un vino, uno qualsiasi, e si ricevono gli ordini.
Questo significa non limitarsi ad un piccolo range di prodotti che solitamente sono selezionati dagli importatori, ma spaziare tra rossi, rosati, bianchi, bollicine, annate storiche di pregio, confezioni particolari, formati speciali. Addirittura i vini da dessert, che di solito si fa estremamente fatica a vendere al di fuori del confine nazionale, con questo tamtam mediatico riescono ad interessare e a rendersi appetibili.
Inutile dire che le nostre vendite in Cina hanno subito un balzo del 1000 per cento rispetto al passato.
Tanto che l’Italy China Council Foundation – ICCF di Milano, nata dall’integrazione tra la Fondazione Italia Cina e la Camera di Commercio Italocinese, qualche giorno fa ha assegnato un riconoscimento prestigioso al nostro titolare Filippo Cassano. Si tratta del China Award 2022, XVII edizione, che premia le imprese e le personalità che meglio hanno saputo cogliere le opportunità offerte dall’interscambio tra Cina e Italia.
La nostra categoria è stata denominata ECCELLENZA ITALIA; i premiati, oltre a Polvanera, la GCDS, la Illy Caffè, Pininfarina e Sanpellegrino (link qui: http://italychina.org/it/la-fondazione/area-news/all/2022/12/1138/)
Un momento davvero di orgoglio e commozione, di soddisfazione per le scelte (e i rischi), che portano ad un grande successo.
“Essere un ambasciatore del vino italiano nel mondo è sicuramente una grande responsabilità, soprattutto quando si guarda a Paesi lontani, con tradizioni e abitudini, gusti e preferenze, spesso lontani dai nostri, ma è allo stesso modo motivo di entusiasmo e di spinta a fare sempre meglio, a raccontare il nostro territorio e le nostre eccellenze allargando gli orizzonti. Per poi concludere che, davvero, il vino non ha confini, non ha barriere o ostacoli: di fronte ad un calice alzato, la condivisione è l’unica cosa che conta”, Filippo Cassano patron di Polvanera
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